Niente stipendio senza green pass! Questo è quanto stabilito dal nuovo decreto varato ieri dal Consiglio dei ministri. Nove articoli per confermare che il green pass è obbligatorio per lavoratori e datori di lavoro dal 15 ottobre al 31 dicembre (data in cui dovrebbe terminare lo stato di emergenza). Senza certificato verde non vi sarà retribuzione per tutti coloro che lavorano nella Pubblica amministrazione ed anche per i privati.
Green pass: per quali soggetti è obbligatorio
L’obbligo è per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione compresi gli stagisti, i magistrati, gli avvocati e i procuratori dello stato.
Per chiunque svolga attività di lavoro dipendente o autonomo è obbligatorio il green pass “ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta”, ciò significa che anche l’elettricista per accedere in una casa privata deve averlo così come i dipendenti di uffici e fabbriche.
Green pass: chi effettua i controlli
Sia per la PA che per i privati saranno i datori di lavoro tenuti alla verifica del green pass, definendo entro metà ottobre le modalità di accertamento, che per il privato possono essere l’APP VerifiCa19 già utilizzata nei treni e nei ristoranti.
Green pass: quali sono le sanzioni per i lavoratori
Tutti coloro che hanno l’obbligo del green pass se prima di accedere nel luogo di lavoro dichiarano di non averlo o non esserne in possesso in quel momento:
- vengono considerati assenti ingiustificati con lo stop dello stipendio immediato fino al giorno della presentazione
- per il privato vi sarà l’immediata sospensione del rapporto di lavoro mentre per la PA dopo cinque giorni di assenza
Il decreto precisa anche che non ci saranno conseguenze disciplinari e che si ha diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per i datori di lavoro invece che non effettueranno i controlli sono previste sanzioni da 400 al 1000 euro mentre per i dipendenti pubblici, privati e autonomi se vengono beccati senza il green pass rischiano una multa dai 600 ai 1500 euro.