Legge di Bilancio 2021: scopri tutte le novità

Tante le novità stabilite dalla Legge di bilancio 2021 in vigore dal 1 gennaio, estensione del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione, sospensione dei versamenti contributivi per le federazioni sportive, esoneri contributivi per il meridione, promozione dell’occupazione giovanile stabile, istituzione di fondi dedicati all’occupazione femminile e molto altro.

Scopriamo tutto nel dettaglio:

  • Fino al 31 marzo 2021 vigerà il blocco dei licenziamenti, inoltre in questa è fissato il termine per il rinnovo e la proroga dei contratti a tempo determinato, per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta.
  • Ulteriori 12 settimane disposte tra il 1 gennaio e il 31 marzo 2021 per la cassa integrazione ordinaria e tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2021 per quella salariale in deroga e l’assegno ordinario. Per i datori di lavoro privati che non richiedono l’integrazione salariale (esclusi quelli del settore agricolo) beneficiano dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico fino ad un massimo di 8 settimane fruibili fino al 31 marzo 2021 (esclusi i premi e dei contributi dovuti all’INAIL).
  • Per le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva e le associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche sono sospesi i versamenti contributivi.
  • Le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in quelli a tempo indeterminato effettuate tra il 2021 e il 2022, beneficiano di un esonero contributivo del 100%, per un massimo di 36 mesi (per alcune regioni d’Italia 48 mesi), nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui, relative ai dipendenti che alla data della prima assunzione incentivata abbiano massimo 35 anni, questo per promuovere l’occupazione giovanile stabile.
  • È stato istituito un fondo per l’esonero parziale dai contributi previdenziali per lavoratori autonomi e professionisti (con reddito complessivo fino a 50mila euro e calo di fatturato o corrispettivi di almeno il 33% rispetto all’anno precedente), mentre viene incrementato il fondo per il rientro al lavoro delle lavoratrici madri.
  • Sono stati istituiti per l’occupazione femminile un fondo per il sostegno della parità salariale di genere e un fondo per il finanziamento di progetti a sostegno dell’impresa femminile. È inoltre attesa la creazione di un Fondo dedicato alle piccole e medie imprese creative e alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
  • È previsto un esonero contributivo per le regioni del sud Italia, l’estensione della misura “Resto al Sud” e la proroga dei crediti di imposta per le imprese situate nel meridione oltre che l’aumento del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo delle medesime imprese.
  • Sono state prorogate di un anno l’ape sociale l’opzione donna ed esteso il contratto di espansione alle aziende con almeno 500 lavoratori (o 250 in caso di ricorso al prepensionamento). Sono stati anche aumentati da 7 a 10 i giorni del congedo di paternità.
  • È stata istituita una indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa (ISCRO) per i lavoratori autonomi della Gestione Separata.
  • Sono state estese fino al 28 febbraio 2021 le misure a tutela dei lavoratori fragili e dei lavoratori con disabilità grave.
  • È prevista la creazione di un fondo per il sostegno al reddito dei lavoratori delle aree di crisi industriale complessa.
  • Si da il via al GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) il programma nazionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il cui fine è incentivare l’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti che beneficiano del reddito di cittadinanza, dei disoccupati, dei lavoratori in cassa integrazione.

Noi di Si Italia riteniamo che alcune di queste misure siano apprezzabili e tese a dare maggior impulso alla ripartenza, come ad esempio l’esenzione contributiva per le nuove assunzioni e le trasformazioni in contratti a tempo indeterminato, quest’esenzione in misura del 100% offre una buona opportunità alle aziende che assumono giovani che non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età, risparmiando per 36/48 mesi i contributi a proprio carico ottenendo così un cost saving molto significativo. Ciò che ci lascia ancora perplessi è il divieto di licenziamento, tuttavia il datore di lavoro che mette al centro il benessere del proprio dipendente, perché fondamentale per la sua impresa, non opterebbe mai per il licenziamento, pertanto Sì alla cassa integrazione a sostegno delle attività in difficoltà. Nei casi in cui le aziende sono obbligate a ricorrere ai licenziamenti esiste comunque la possibilità di stipulare accordi sindacali tesi alla risoluzione consensuale con incentivo all’esodo al quale i dipendenti devono aderire individualmente.

Se vuoi saperne di più sulle alternative al blocco dei licenziamenti clicca qui 

Tu cosa ne pensi di queste novità?

Per ricevere ulteriori informazioni richiedi una consulenza ai professionisti di Si Italia.