smart_working_per_lavoratori_fragili_e_genitori_figli_under_14

Smart Working al 100% per lavoratori fragili e Genitori di figli Under 14

Un emendamento alla legge di conversione del decreto Aiuti bis (Dl 115/2022), accoglie un’istanza delle parti sociali che, nel Protocollo sul lavoro agile del 30 giugno 2022 auspicavano, la proroga del diritto allo smart working per i lavoratori fragili. Sono lavoratori fragili i dipendenti, pubblici e privati, in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio, derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento delle relative terapie salvavita, ivi inclusi i disabili gravi ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992; per loro e per i genitori di figli under 14, il diritto a lavorare in smart working, previsto nel corso del periodo di emergenza pandemica, era venuto meno; questo emendamento invece, reintroduce fino al 31 dicembre 2022, il diritto a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile con i dovuti distinguo.

Smart Working al 100% per Lavoratori Fragili

Viene reintrodotto sino al 31 dicembre prossimo alle stesse condizioni. A fronte della presentazione della prescritta certificazione, la prestazione si svolgerà quindi “di norma” in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area d’inquadramento o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale, anche da remoto.

Smart working al 100% per genitori di figli minori di 14 anni

Il diritto allo smart working, scaduto al 31 luglio, viene nuovamente riconosciuto a condizione che sia compatibile con le caratteristiche della prestazione e che nel nucleo familiare non vi sia un genitore non lavoratore. Qui, a differenza che per i fragili, il vincolo della compatibilità è espressamente previsto.

Il rispristino di situazioni di vero e proprio diritto (e non di semplice priorità) allo smart working, viene a collocarsi in un contesto ormai consolidato di ripresa del lavoro in presenza, in cui la modalità più frequentemente adottata, negli accordi individuali come nei regolamenti e negli accordi sindacali aziendali, è quella ibrida, con giorni di lavoro in presenza e altri da remoto. In questo contesto, si ripropone dunque il tema di come si possano conciliare i diritti previsti per fragili e genitori con l’eventuale previsione, per la generalità dei lavoratori, di un’alternanza tra lavoro in presenza e da remoto. In altre parole, in quest’ultimo caso, gli appartenenti alle due categorie in questione potranno rivendicare, a differenza dei loro colleghi, uno smart working “integrale”? Stando alla formulazione delle

norme ripristinate, sembrerebbe di sì. Andrebbe però comunque valutato, nel nuovo contesto, il requisito della compatibilità con le mansioni (previsto per i genitori di figli under 14), che potrebbe portare a escludere la praticabilità di uno smart working integrale laddove, una parte del lavoro in presenza, risultasse imprescindibile. La prova di tale situazione ostativa, sarebbe comunque a carico del datore di lavoro.

Da più di due anni ormai, leggi, emendamenti, circolari, provvedimenti, si susseguono, con una velocità tale, da generare spesso confusione, oltre che incertezza rispetto alle policy aziendali da adottare, a cosa e come comunicare alle proprie risorse, l’introduzione di nuove norme, il ripristino di vecchie norme che diventano nuove perché integrate, modificate, implementate…insomma, quanto su scritto, vale oggi ed in teoria fino al 31 dicembre 2022…non escludo però, ulteriori variazioni e/o integrazioni e/o modifiche…

Per ulteriori chiarimenti e/o delucidazioni contatta i Professionisti di Si Italia.